Cosa vedere a Lecce

Lecce, fra chiese e balconi, porte e mascheroni, è la città dell’eccesso stilistico, dei profumi del Mediterraneo e della grande bellezza. Un museo a cielo aperto tra i più affascinanti d’Italia e perla della Puglia, che vi farà sentire i primi attori di un vero teatro barocco. Scenografica e accogliente, Lecce attira ogni estate migliaia di turisti da ogni parte del mondo, ma è anche amatissima dai tanti italiani che sognano le spiagge salentine, le città d’arte e una vacanza nel cuore della Puglia.

Piazza Sant’Oronzo

A Lecce tutte le strade portano in Piazza Sant’Oronzo. Centrale, scenografica e ricca di attrazioni, il salotto buono della città è il vanto di tutti i leccesi e la passione di tutti i turisti. Qui si trova il famoso Anfiteatro Romano risalente al II secolo, la seicentesca Colonna di Sant’Oronzo, il Palazzo del Seggio, meglio noto come Sedile, e le chiese di San Marco e Santa Maria delle Grazie. A due passi da qui un altro orgoglio leccese, il Bar Avio e le sue specialità: l’espressino freddo o il caffè al ghiaccio. Da accompagnare, magari, a un goloso pasticciotto di Franchini, ottima pasticceria in Via San Lazzaro.

Castello di Lecce (Castello di Carlo V)

Nei pressi di Piazza Sant’Oronzo sorge il Castello di Lecce, anche conosciuto come il Castello di Carlo V, poiché oggi appare per quello che è grazie al volere dell’imperatore asburgico. Il re, infatti, nel 1539, trasformò il baluardo medievale in una vera fortezza militare, capace di resistere ai feroci attacchi da parte dei Turchi. A renderlo inespugnabile fu l’estro di Gian Giacomo dell’Acaja, l’ingegnere capo del Regno di Napoli. Dal 2010 ospita il Museo della Carta Pesta.

Basilica di Santa Croce

La Basilica di Santa Croce è la massima espressione del Barocco di Lecce. Massiccia e sfarzosa, la sua facciata è riccamente decorata ed esplode in linee e ornamenti unici al mondo, tanto da renderla una delle opere monumentali più importanti del nostro patrimonio artistico. Scattate una foto al fantastico rosone profilato in foglie di alloro e bacche, poi varcate la soglia e godetevi lo spettacolo di un fastoso soffitto a cassettoni di noce. Resterete a bocca aperta!

Chiesa di San Nicolò dei Greci

Non lontano dalla Basilica di Santa Croce, in Via Ascanio Grandi 3, in una bella piazzetta tipica pugliese, fa capolino la piccola Chiesa di San Nicolò dei Greci. Fu costruita in stile neoclassico nel 1765 per i mercanti greci e albanesi che abitavano a Lecce. Due sono le particolarità che la caratterizzano: ingloba i resti di una chiesa romanica, e al suo interno si svolgono ancora oggi celebrazioni di rito greco-ortodosso. Entrate e andate “a caccia” dei suoi elementi bizantini!

Piazza Duomo

Giuseppe Zimbalo, Giuseppe Cino e Mauro Manieri. Sono questi i tre grandi architetti del Barocco leccese che hanno forgiato con estro e genio la magica Piazza Duomo di Lecce (una curiosità: la piazza è chiusa su tre lati e dispone di una sola entrata all’incontro tra Via Giuseppe Libertini e Via Vittorio Emanuele II). Situata nel cuore di Lecce vecchia, poco distante da Piazza Sant’Oronzo, è una vera e propria cartolina di pietra, marmo e bronzo. Qui si ergono il Duomo con il suo alto campanile di 72 metri, il Palazzo Vescovile e il Seminario.

Convitto Palmieri

Nel 2016 il Convitto Palmieri di Lecce ha riaperto i battenti dopo cinque anni di restauro e un investimento di circa 8 milioni di euro. Soldi ben spesi per riportare in vita questo gioiello leccese che risorge in una vesta tutta nuova. L’immobile francescano, situato tra Via Cairoli, Piazzetta Giosuè Carducci e Via Caracciolo, è sfoggia incredibili sale lettura multimediali, un grande giardino e tutta una serie di cortili e chiostri recuperati al logorio del tempo. Il polo culturale più grande del Mezzogiorno!

Teatro Romano di Lecce

Da non confondere con suo cugino, l’anfiteatro di Lecce. Il Teatro Romano è un po’ nascosto (per trovarlo, seguite la strada che fiancheggia il lato sinistro della Chiesa di Santa Chiara) ma davvero bello, con la sua arena dal diametro di 18 metri che ospitava fino a 5.000 spettatori. Se volete prendere due piccioni con una fava, entrate al Must, il museo storico della città di Lecce, che spesso ospita interessanti mostre.

Palazzo dei Celestini

Ci troviamo in via Umberto I, veramente a due passi dalla Chiesa di San Nicolò dei Greci. Per tre secoli convento dei Padri Celestini, oggi sede della Prefettura e della Provincia di Lecce, il Palazzo dei Celestini è davvero bellissimo con la sua facciata (che è il prolungamento della Basilica di Santa Croce). Il suo lungo prospetto è sempre opera dei grandi architetti leccesi Zimbalo e Cino. Non perdete il portale d’ingresso, magicamente decorato con putti e frutti.

Museo Provinciale Sigismondo Castromediano

Il Museo Provinciale Sigismondo Castromediano è il museo archeologico di Lecce, nonché il più antico di tutta la Puglia. Una tappa qui è quindi d’obbligo per meglio comprendere la storia di questa regione. Con una visita di una manciata di ore (l’ingresso è gratuito) potete ammirare antichissimi reperti provenienti da tutto il Salento: statue, pitture, ceramiche e la più completa collezione di vasi attici a figure rosse. Il museo prende il nome dal duca Sigismondo Castromediano, che lo fece costruire nel 1868.

Ex Convento di Teatini

Oggi è proprietà del Comune di Lecce, ieri era la casa dei padri teatini. Il monastero attiguo alla Chiesa di Sant’Irene è occupato sempre più spesso da mostre ed eventi, e rappresenta un’attrazione molto suggestiva in città. Nel maestoso chiostro viene organizzato il mercatino dell’antiquariato, dove poter trovare mobili, ceramiche e coralli in vendita. Il posto giusto per gli amanti del vintage, o per i semplici curiosi.

Chiesa di Santa Chiara e Piazzetta

Un altro must da non perdere è la Chiesa di Santa Chiara in Piazza Vittorio Emanuele II. La facciata è un tripudio di motivi vegetali che avvolgono lo stemma dell’ordine delle Clarisse. Le suore solevano ascoltare la messa dalle grate ancora visibili all’interno, poste sopra gli altari. Fantastiche anche le statue lignee appartenenti alla scuola napoletana. Una volta fuori la chiesa fate un pit stop nella deliziosa piazzetta che, soprattutto nelle sere d’estate, pullula di cittadini e turisti che arrivano fin qui per un aperitivo o una cena in un ristorantino tipico.

Ex Conservatorio di Sant’Anna

Con questa attrazione siamo lontani anni luce dalle solite rotte turistiche cittadine. Non tutte le guide di viaggio, infatti, parlano dell’Ex Conservatorio di Sant’Anna e del suo fascino senza tempo. Attiguo all’omonima chiesa e costruito su un’antichissima area che si affaccia su Via Libertini, nei pressi di Porta Rudiae, questo conservatorio aveva l’obiettivo di ospitare le donne leccesi che si ritiravano a vita privata. Arrivate di giorno, e passate per il cortile dove si trova il suo ficus gigante: 18 metri di altezza, 800 centimetri di circonferenza e ben 500 anni d’età!

Teatro Paisiello

C’è il teatro principale e il più grande del Salento, il Politeama Greco, e poi c’è una piccola e antica bomboniera, il Teatro Paisiello. 320 posti a sedere, tre file di palchi e una galleria sono i numeri di questo teatrino dal gusto neoclassico che ogni anno ospita il Maggio Musicale Salentino. Nonostante le sue dimensioni ridotte è comunque un grande protagonista in città, organizzando un cartellone molto interessante, tra le opere di Puccini e quelle di Pirandello. Il suo nome viene dal musicista tarantino Giovanni Paisiello, al quale è dedicato, mentre la sua inaugurazione risale al lontano 1870, in occasione del Ballo in maschera di Verdi.